
Diabete gestazionale
Il diabete mellito gestazionale, o diabete gestazionale come viene semplificativamente chiamato, è una condizione in cui l'iperglicemia insorge per la prima volta durante la gravidanza e si manifesta solitamente dopo la ventesima settimana di gestazione.
Il diabete gestazionale:
- è la più comune delle patologie mediche che colpisce la gravidanza;
- compare nel 2 - 5 % delle donne gravide nel secondo o terzo trimestre della gravidanza;
- si verifica raramente in donne al di sotto dei 20 anni d'età;
- la sua frequenza aumenta nelle donne più grandi di età, nelle donne in sovrappeso o obese o che hanno una familiarità per il diabete.
Se non trattato, il diabete gestazionale, può comportare un aumentato rischio, per il feto (in particolare di macrosomia), per la madre (ipertensione) e per la gravidanza (necessità più frequentemente di parto cesareo prima del termine).
Come si può trattare il diabete gestazionale?
Il primo approccio deve essere di tipo dietetico-nutrizionale: quasi sempre il diabete gestazionale può essere controllato attraverso l'alimentazione; solo quando la dieta fallisce è necessario ricorrere all'insulina. I comuni ipoglicemizzanti orali utilizzati per il trattamento del diabete mellito non possono essere utilizzati in gravidanza perchè teratogeni.
Possibili conseguenze a lungo termine del diabete gestazionale per la madre
L'insorgenza del diabete gestazionale si traduce in un aumentato rischio per la madre di sviluppare, negli anni successivi, un diabete di tipo 2. Infatti, nonostante la tolleranza al glucosio torni normale dopo il parto nella quasi totalità dei casi, il 30 - 40 % delle donne che hanno avuto un diabete gestazionale sviluppa in seguito un diabete di tipo 2 entro 10 - 20 anni dal parto.
Il laboratorio per la diagnosi del diabete gestazionale
In tutte le gestanti a rischio, per la diagnosi di diabete gestazionale, occorre effettuare, fra la 24a e la 28a settimana di gravidanza, il test di screening che consiste nella somministrazione orale di 50 g. di glucosio disciolti in acqua e nella determinazione della glicemia dopo 60 minuti (un valore 140 mg/dl richiede indagini più approfondite).