Questa categoria si applica a situazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo dell’alimentazione, che causano un significativo disagio o un danno nel funzionamento sociale, occupazionale o in altre importanti aree, predominano ma non soddisfano i criteri pieni per qualsiasi dei disturbi della classe diagnostica dei disturbi dell’alimentazione.
Studi recenti hanno osservato che gli altri disturbi dell’alimentazione costituiscono la metà circa dei pazienti ambulatoriali o ricoverati affetti da disturbo dell’alimentazione e come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa sembrano colpire soprattutto le adolescenti e le giovani donne.
Gli altri disturbi dell’alimentazione possono essere divisi in cinque sottogruppi:
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Anoressia atipica
Sono soddisfatti tutti criteri per l’anoressia nervosa, salvo che nonostante una significativa perdita di peso, il peso dell’individuo è all’interno o al di sopra del range di normalità.
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Bulimia nervosa a bassa frequenza e/o di durata limitata
Sono soddisfatti tutti i criteri per la bulimia nervosa, salvo che le abbuffate e le condotte compensatorie inappropriate si verificano, mediamente, meno di 1 volta alla settimana e/o per meno di 3 mesi.
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Disturbo da binge-eating a bassa frequenza e/o di durata limitata
Sono soddisfatti tutti criteri per il disturbo da binge-eating, salvo che le abbuffate si verificano, mediamente, meno di 1 volta alla settimana e/o per meno di 3 mesi.
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Disturbi da condotte di eliminazione
Sono presenti in una persona non sottopeso ricorrenti condotte di eliminazione per influenzare il peso o la forma del corpo (per es. vomito autoindotto, uso improprio di lassativi, diuretici o altri farmaci) in assenza di abbuffate.
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Sindrome da alimentazione notturna
Sono presenti ricorrenti episodi di alimentazione notturna, che si manifestano mangiando dopo il risveglio dal sonno oppure l’eccessivo consumo di cibo dopo il pasto serale. C’è la consapevolezza e ricordo di aver mangiato. L’alimentazione notturna non è meglio spiegata da influenze esterne come la modificazione del ciclo sonno-veglia dell’individuo oppure da norme sociali locali. L’alimentazione notturna causa un significativo disagio e/o compromissione del funzionamento. I pattern di alimentazione disordinata non sono meglio spiegati dal disturbo da binge-eating o da un altro disturbo mentale, compreso l’uso di sostanze, e non sono attribuibili a un altro disturbo medico oppure all'effetto di farmaci.